IL CASTELLETTO TORNA A RISPLENDERE

I fratelli Gabriele e Gian Nicola Pecchi hanno acquistato nel 2019 un immobile in Colle Val d’Elsa molto noto a tutti i colligiani: il “Villino Napoleone” ossia quell’immobile dei primi del novecento con la torretta, che si trova fuori Porta Salis la Porta Nova.

L’immobile era in uno stato di totale degrado piuttosto disdicevole per la città di Colle, ora è stato oggetto di un massiccio intervento di restauro conservativo, che ha lo scopo di riportarlo all’antico splendore.

Il Castelletto di Napoleone Bertini è un immobile di interesse storico ed artistico notificato alla Soprintendenza, poiché si tratta di una struttura che costituisce un interessante esempio di architettura eclettica del primo novecento, unico fabbricato in stile neomedievale o neogotico di tutta la zona.

L’edificio sorge nella zona di espansione urbana degli inizi del ‘900 di Colle Alta. Esso riflette la tipologia di un “Castelletto Neomedievale” secondo la corrente culturale eclettica dell’epoca votata alla ricreazione degli stili del passato.

Fu costruito negli anni ‘20 dalla Impresa Edile Fratelli Corti di Corti Archimede di Colle, su commessa del Cav. Napoleone Bertini titolare di un’industria specializzata nella forgiatura del ferro, la “Giovan Gastone Bertini”, uno dei più importanti imprenditori del miracolo industriale colligiano di inizio secolo.

La data certa che abbiamo sulla fine del palazzo è un articolo della Nazione del 1927 in cui appare in una foto completato, ed elencato fra le opere più importanti costruite dalla Ditta di Corti Archimede.

La torretta presenta una merlatura a coda di rondine sostenuta da archetti ad aggetto pensili in contrapposizione alla merlatura quadra della prospiciente Portanova. La Porta Salis rimane la struttura di rifermento ed ispirazione estetica, testimonianza di questo sono i ripetuti motivi dell’arco ad ogiva tipico e caratterizzante la porta del San Gallo, quasi a significare una coppia indissolubile fra i due monumenti.

All’interno sono presenti vari lampadari in ferro battuto e decorazioni a stucco, due tipici esempi delle eccellenze manifatturiere dell’epoca in Colle. Si tratta di un esempio della civiltà industriale di Colle della prima metà del ‘900, come del resto palazzo Masson lo era stato circa un mezzo secolo prima.